Lo scorso 26 Luglio presso il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio ( MATTM ) una delegazione di FISEUNIRE e UNIRIGOM, ed altre associazioni di categoria rappresentative degli operatori della filiera della gestione degli PFU, si sono riuniti per redigere una bozza di  modifica e revisione del DM. 82/11, al fine di poter finalmente arginare gli accumuli degli PFU presso i punti di generazione; contrastare i flussi irregolari degli pneumatici e la loro scorretta gestione, rendendo invece tale processo al contempo più omogeneo ed in grado di agire su ogni fase del ciclo di vita dello pneumatico.

La proposta

La proposta di revisione, che entrerà in vigore probabilmente a partire da Gennaio 2017 riguarda, ad oggi, solo i primi 5 articoli ed alcuni allegati; la parte, cioè, funzionale al raggiungimento degli obiettivi di economia circolare sopra descritti.

Le Modifiche essenziali

Di seguito un dettaglio dei punti del Decreto Ministeriale che saranno frutto di modifiche:

  • Obblighi di raccolta e gestione:
    • sull’intero territorio nazionale,
    • in modo continuo e regolare e per tutto il periodo dell’anno per ogni regione, raggiungimento di una percentuale minima di raccolta stabilita dall’autorità competente (qualora l’immesso sia superiore a 1000 tonnellate annue, e per le società consortili)
    • per tutti gestione PFU extra target pari al 10%

 

 

  • Registro dei soggetti obbligati:
    • Produttori,
    • Importatori;
    • immettitori” esteri, tramite rappresentanti autorizzati
    • strutture operative associate

 

  • 3 – Obblighi del produttore e dell’importatore dei Pneumatici:
    • 1 ter. “I produttori e gli importatori di pneumatici, anche neo operanti, che immettono nel mercato nazionale del ricambio quantitativi di pneumatici superiori a 1000 tonnellate annue raggiungono l’obbiettivo di cui ai commi 1 e 1bis, garantendo per ciascuna regione il raggiungimento della percentuale minima di raccolta stabilito nell’allegato G e secondo le modalità ivi indicate.

(I soggetti obbligati di cui all’art. 3 assicurano su tutto il territorio nazionale l’omogeneità della raccolta degli PFU dai punti di generazione lungo l’intero arco dell’anno, garantendo su base trimestrale, per ciascuna Regione, il raggiungimento delle quantità di cui all’art.3, comma 1, con una tolleranza del 10% rispetto alle percentuali minime indicate)

 

  • 4 – Struttura operativa associata:
    • Le società consortili affidano le attività esecutive sugli PFU ad operatori addetti autorizzati, con procedure di gare formalizzate e rese note tramite pubblicazione sul proprio sito, da tenersi regolarmente ed aperte ai soggetti in possesso dei requisiti richiesti dalle società stesse, conformate ai principi generali contenuti nell’Allegato H. Le assegnazioni dei contratti tengono conto del principio di prossimità e del recupero di materia. L’Autorità competente ha facoltà di richiedere report sulle gare effettuate e/o di eseguire o di far eseguire audit sulle stesse.

 

  • 5 – Contributo ambientale per la gestione degli PFU:
    • I produttori e gli importatori degli pneumatici o le loro eventuali forme associate comunicano all’autorità competente, nelle modalità da essa stabilite, entro il 31 ottobre di ciascun anno, il contributo ambientale per le diverse tipologie degli pneumatici, come individuate nell’allegato E, il peso medio applicato, e le stime degli oneri relativi alle componenti di costo di cui all’allegato D per l’anno solare successivo. Qualora, nel corso di ciascun anno, emergano elementi che giustifichino una revisione immediata dell’ammontare del contributo stabilito, i produttori ed importatori degli pneumatici o le loro eventuali forme associate, rideterminano l’ammontare del contributo stesso e lo applicano entro dieci giorni dalla comunicazione all’autorità competente

Appare chiaro che il testo così proposto rappresenti solo una raccolta di idee al fine di individuare le soluzioni maggiormente efficaci, a tal scopo, infatti, al termine dell’incontro i rappresentanti del MATTM hanno invitato i partecipanti a formulare ufficialmente le proprie posizioni su quanto contenuto nella proposta di revisione del DM 82/2011.

 

Continueremo ad aggiornarvi con gli eventuali sviluppi.